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Lunedì 21 Novembre 2011 09:55

Paritaria. Ideazione e costruzione di percorsi per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione

Descrizione dell’intervento

Il Progetto Paritaria assume la figura dell’anziano come persona dotata di una propria identità, socialità da considerare e valorizzare. Coerentemente con la strategia europea dell’invecchiamento attivo, gli anziani vengono considerati non come fascia disagiata, destinataria di cure assistenziali, bensì come individui personalmente impegnati, in grado di fornire il proprio contributo tecnico, umano, professionale alla comunità in cui vivono.

Il progetto Paritaria può dunque essere considerato come un’Azione Positiva rivolta alle categorie sociali più svantaggiate (donne, giovani, anziani) che attivano percorsi di auto-aiuto, finalizzati al superamento delle barriere che creano le singole discriminazioni.

Il progetto prevede un coinvolgimento immediato e diretto del personale dell’Amministrazione comunale per la parte di monitoraggio, ma anche di utilizzo dei prodotti e strumenti creati dall’affidatario individuato con apposito Bando di gara, per la gestione successiva dell’iniziativa. L’affidatario realizzerà i seguenti prodotti, che saranno consegnati all’Amministrazione comunale: Mappa delle possibili azioni derivante dal concorso di idee; Centro Operativo e rete di sportelli; Banca Dati Anziani Attivi; Banca del Tempo.

La FASE 1: monitoraggio, vede l’Ente Locale impegnato ad organizzare le proprie attività rispetto al progetto; dopo aver individuato il soggetto attuatore, il Comune concorderà con lo stesso il programma operativo e le modalità di monitoraggio delle attività condotte. L’intento dell’Amministrazione è di determinare cambiamenti strutturali sui processi culturali, le dinamiche relazionali e sociali, nella convinzione che comportamenti diversi delle cittadine e dei cittadini introducano e stabilizzino sul territorio processi e dinamiche virtuosi, adeguate e condivise best practice in grado di aumentare il tasso di partecipazione, coinvolgendo il territorio ed i soggetti istituzionali. Una volta, individuato, il soggetto attuatore dovrà dedicarsi alla realizzazione delle seguenti fasi:

FASE 2: Informazione e fertilizzazione del territorio;

FASE 3: Concorso di idee: mappa delle azioni;

FASE 4: Apertura Centro Operativo e Sportelli;

FASE 5: Banca Dati Anziani Attivi;

FASE 6: Banca del Tempo;

FASE 7: Altre attività;

FASE 8: Affiancamento personale.

La FASE 2: Informazione e fertilizzazione ha l’obiettivo di informare popolazione, istituzioni ed altri attori locali sulla problematica dell’invecchiamento attivo, e sensibilizzarli rispetto alla migliore realizzazione del progetto. L’intera fase durerà un anno e si realizzerà attraverso una massiccia campagna sui massmedia, una serie di incontri, convegni e seminari organizzati direttamente o attraverso una semplice partecipazione. Infine una pubblicazione sui temi dell’invecchiamento attivo e sulle politiche di parità.

La FASE 3: Concorso di idee: mappa delle azioni prevede la realizzazione di un Bando di Concorso per selezionare idee connesse all’invecchiamento attivo. Gli anziani sono chiamati a partecipare al concorso per proporre metodi di maggiore partecipazione nell’ottica di un life long learning non lavorativo, bensì civile. Si vogliono individuare metodi, strumenti e percorsi affinché la cessazione dell’attività lavorativa non comporti un disimpegno sociale e relazionale. Una apposita commissione individuerà i temi del Bando, valuterà le idee, redigerà un catalogo che sarà oggetto di apposita pubblicazione.

La FASE 4: Apertura Centro Operativo e Rete Sportelli. La struttura immobiliare del progetto sarà articolata su un Centro principale ed alcuni sportelli accessori, ubicati presso Istituzioni ed Enti Locali interessati all’iniziativa. Nel Centro, previsto inizialmente in affitto, sarà ubicato il cuore delle attività, la sede degli organi di progetto, almeno cinque laboratori artigianali. Gli sportelli saranno preferibilmente gestiti da anziani, avranno lo scopo di dare informazioni e realizzare le attività in tutto o in parte.

La FASE 5: Banca Dati Anziani Attivi: Nel Centro sarà collocato il software della Banca Dati. La stessa sarà costruita durante gli eventi di fertilizzazione, ma anche dirigendosi negli attuali luoghi di aggregazione degli anziani e comunque negli Sportelli territoriali. La Banca Dati disporrà di un software appositamente creato, di PC portatili che potranno consentire la acquisizione di dati in qualunque luogo della Città.

La FASE 6: Banca del Tempo: il IV settore comunale ha già realizzato un approfondito studio sulla Banca del Tempo attraverso il lavoro svolto dal COF comunale insieme all’ambito B1 della 328. “Banca del Tempo Prudenti sat per chi sa servirsene il tempo basta” Quaderno n. 6 del Cof – settembre 2007 è la pubblicazione che contiene i risultati dello studio preliminare, grazie al quale sarà possibile strutturare una nuova Banca piuttosto atipica. In particolare nelle banche tradizionali si scambia il tempo in un rapporto 1 ad 1; nella nostra Banca si scambieranno utilità, in rapporti temporali diversi, da stabilire. Nella Banca del Tempo di Paritaria ciascuno metterà a disposizione ciò di cui dispone in abbondanza e che dunque ha, rispetto all’offerente, scarso valore. Viceversa avrà un alto valore per il richiedente, che non dispone di quella risorsa e per la quale può rappresentare addirittura una barriera per la migliore realizzazione personale. In particolare, ad esempio, gli anziani offriranno tempo, competenze e know-how, le donne sensibilità e disponibilità a far vivere la socialità e la famiglia, i giovani la capacità e velocità nell’eseguire alcune attività, la conoscenza informatica. Lo scambio è dunque su equivalenti di utilità, trasformati in differenti rapporti di tempo.

La FASE 7: Altre Attività non rientrano nel finanziamento del progetto, saranno realizzate dal personale comunale e/o dagli stessi utenti del progetto, riguardano il catalogo pubblicato al termine del concorso di idee. Tra le attività che potrebbero nascere immaginiamo il contributo degli anziani alla rete dei servizi di care per le famiglie ed i minori, per consentire alle donne-mamme di meglio conciliare i tempi di vita e di lavoro. Ancora un Servizio civile davanti alle scuole, in luoghi significativi frequentate dai bambini, le aree gioco. Gli anziani potrebbero anche dedicare il proprio tempo ai lavori di giardinaggio e di doposcuola. Le mamme potrebbero invitare gli anziani a pranzo e/o cena, farli sentire parte di una famigli allargata. I giovani potrebbero ricevere formazione ed affiancamento on the job ed offrire il disbrigo di pratiche amministrative e formazione informatica. Insomma sarebbe creata una rete sociale di scambi e partecipazione in cui ciascuno riceverebbe ed offrirebbe, soddisfatto dei benefici offerti agli altri e di quelli ricevuti.

La FASE 8: Affiancamento personale pubblico viene in gioco al termine della consegna di ciascun prodotto al Comune, al termine di ciascuna fase. Questa fase si articola su 150 giornate di consulenza ed è finalizzata a trasferire il know-how metodologico ed organizzativo utile e necessario ad aggiornare e gestire ciascuno degli strumenti di cui disporrà il progetto.

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